Scomodo
Nella scomoda culla
corri a schiantarti,
soave t'innalzi
folle smania,
che appari dinanzi
dentro, sgomitando,
divori spazio
fuori palpitante danzi,
come animati pennelli
attingono colore dal peccato,
dipingono nel niente
inusuali battiti,
sovrastano la mente
danzando sempre piu forte,
urtano la tela
sprigionando sfumature instabili,
nel quadro bucato
cadere posso,
scivolarti addosso
sentirti pulsare,
nel pensiero traballare
lampi di corpi volanti,
tempestose creature brillanti
abbandona mute parole,
ascolterò la tua sorda anima cantare
di quiete rivesti l'amaro,
sei, qui, il riparo
la fonte dei pensieri,
la scatola libera da ieri
l'immagine su me,
la follia che tregua non trova
il tempo che fermo cammina,
la candela che piano si consuma
ardente di cera colante,
brucia questa passione straziante.